Jasmine (Cate Blanchett), è una donna elegante dell'alta società newyorchese che, dopo il tracollo del ricco e disonesto marito, Hal (Alec Baldwin), si trasferisce nella modesta abitazione della sorella Ginger (Sally Hawkins) a San Francisco. Jasmine si trova in uno stato psicologico fragile, è confusa e dipendente da antidepressivi e ansiolitici. Nonostante non abbia più nulla la donna è in grado di mantenere il suo aspetto elegante e il suo charme, nel tentativo di rifarsi una vita. Analisi del funzionamento psicologico di Jasmine: Il funzionamento di Jasmine sembra essere caratterizzato da un disturbo narcisistico di personalità. È una donna che vuole essere al centro dell’attenzione e che si aspetta di essere perfetta sotto ogni punto di vista (aspetto, performance). Si sente privilegiata, si aspetta un trattamento preferenziale e tende ad essere arrogante, superba, difficilmente si prova simpatia nello starle accanto. Emergono anche alcuni tratti istrionici importanti, infatti è una donna che tende ad usare il suo aspetto fisico per non passare inosservata e attirare l’attenzione. Nel complesso le sue credenze ed aspettative sembrano clichè o stereotipi, come se fossero uscite da un libro di fiabe o da un film. E’ una persona un po’ “naif” che tende a idealizzare lo status sociale dei “ricchi” denigrando invece il mondo dei “poveri”, ricercando il principe azzurro dell’alta borghesia che la salverà e ritenendo di poter frequentare solo persone che hanno uno status sociale elevato. Emergono anche alcuni lievi tratti antisociali, in particolare non sembra preoccuparsi delle conseguenze delle proprie azioni, ha poca empatia, tende a manipolare le emozioni degli altri per ottenere ciò che vuole e sembra inoltre non mostrare rimorso per i danni o le ferite arrecate ad altre persone. Inoltre, può arrivare a mentire spudoratamente pur di ottenere ciò che vuole. È una persona tendenzialmente ansiosa e ha attacchi di panico accompagnati da forte risposte fisiologiche (soprattutto mal di testa). In particolare, quando è sotto stress tende ad entrare in stati alterati di coscienza o va incontro a veri e propri stati dissociativi nei quali si sente strana e ha comportamenti che risultano bizzarri o inadeguati allo sguardo esterno. Jasmine non è in grado di gestire le emozioni forti, le quali tendono a farla diventare irrazionale al punto da mostrare un notevole declino del proprio livello di funzionamento mentale (inizia a parlare da sola rivivendo il passato). Riassumendo, Il film mostra come Jasmine provi a ricostruire la sua identità e la sua vita in seguito a un crollo narcisistico importante. Il suo mondo si è sgretolato e lei cerca di ricostruire il suo “castello” fantastico e ideale. Ci riuscirà? Dott.ssa Annalisa Ciceri Psicologa e Psicoterapeuta
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