Dott.ssa Annalisa Ciceri Psicologa, Psicoterapeuta e Terapeuta EMDR
  • Chi sono
  • Servizi Specialistici
    • Adolescenti e Genitori
    • Adulti
    • Terapia E.M.D.R.
    • Consulenza online
  • In Edicola
  • Chiedi un appuntamento
  • Blog

Ted Bundy: Fascino criminale

5/13/2019

0 Comments

 
Foto
 Bundy: Fascino criminale” non è il solito film che presenta e mostra la storia di un serial killer a partire dalla sua nascita fino agli spietati omicidi commessi, come dice il regista Joe Berlinger:
«Questo film mi ha permesso di sovvertire il genere sui serial killer e di modificarlo un po'. Non è la tipica situazione con l'escalation degli omicidi e la polizia che mette insieme i pezzi, scena del crimine dopo scene del crimine. Il nostro film sta dalla parte della compagna di Bundy, che credeva nella sua innocenza perché per lei era un fidanzato meraviglioso, affascinante e sempre distinto».
Per sua stessa ammissione, nel film Berlinger ha scelto di non mostrare le atrocità e gli omicidi di Bundy (37 e tutti commessi ai danni di giovani donne), per concentrarsi invece sul punto di vista di chi gli viveva accanto e lo amava.
Il film racconta del primo incontro tra Ted (Zac Efron) e Liz (Lily Collins), di come i due si innamorano e di come Ted sia in grado di essere da un lato un perfetto studente di legge e tenero compagno, dall’altro uno spietato serial killer. Ted è dotato di una mente brillante e di un carisma particolare tanto che, nel corso dei vari processi trasmessi al pubblico mediatico, riesce a conquistare numerose fan e arriva ad assumere il ruolo di avvocato di se stesso.
Nonostante Ted si sia sempre dichiarato innocente viene condannato alla pena di morte il 24 Gennaio 1989. Alla fine del film c’è una toccante scena dove Liz va a trovare Ted in carcere per l’ultima volta, è esausta, non ce la fa più e gli dice più volte: “Ted devi liberarmi", a questo punto lui confessa le sue atrocità.
 
 
Chi è Ted? E perché è diventato un serial killer?
Theodore Robert Boundy nasce il 24 Novembre 1946 con il nome di “Theodore Robert Cowell”. La madre intende dare il bambino in adozione, per non dare scandalo con un figlio nato al di fuori del matrimonio. Subito dopo averlo abbandonato, però, si pente della decisione e torna indietro per riprenderlo con sé. Sceglie di far credere a tutti che Theodore è figlio dei suoi genitori, dai quali torna a vivere a Philadelphia. Per gli estranei la madre è la sorella maggiore.
Ted adora suo “padre” Sam, si identifica con lui e lo rispetta. Dai racconti dello stesso Ted sembra che la sua infanzia sia stata felice, dai racconti di altre persone sembra invece che Sam fosse un tiranno, uomo violento sia con le persone che con gli animali. La moglie soffriva di una grave depressione.
Quando Ted ha 3 anni accade un episodio molto significativo per comprendere quali sono le sue inclinazioni comportamentali: una notte, la zia allora 15enne, si sveglia improvvisamente e vede una serie di coltelli che la circondano, posati sul letto. Davanti a lei c’è Ted che la fissa con un ghigno sul volto. Gli impulsi criminali di Bundy non tardano comunque a manifestarsi più apertamente: fu accusato di spiare donne dalle finestre e di rubare vestiario nei negozi.

Man mano che Ted cresce diventa difficile nascondergli la verità e così si trasferisce con la sua vera madre. La donna finge di essere una vedova e cambia il cognome di Ted in “Nelson”. Trova lavoro come segretaria e incontra il suo nuovo marito che di cognome faceva “Bondy”. Così, all’età di 5 anni, Ted ha un nuovo patrigno e un nuovo cognome. Ted disprezza il patrigno per la sua scarsa istruzione e intelligenza.
Quando Ted inizia ad andare a scuola emerge tutto il suo acume ma diventano evidenti anche i suoi atteggiamenti violenti. I compagni lo ricordano come un bambino schivo ma che se veniva provocato poteva esplodere con una ferocia spaventosa.
Ted era un ragazzo attraente, ben vestito, molto educato pur essendo timido e introverso. Per quanto riguarda le pulsioni sessuali, rimase sempre un po’ indietro rispetto ai suoi coetanei: alle superiori ha avuto una sola fidanzata.
Nel 1967, incontra una ragazza di nome Stephanie, studentessa universitaria, che diventa subito la cosa più importante della sua vita. La storia dura poco e alla fine la ragazza lo lascia perché era convinta che non sarebbe mai diventato un uomo di successo. Stephanie rappresenta la prima esperienza sessuale per Ted.

Nel 1969 Ted rimane fortemente segnato dal ritrovamento del suo certificato di nascita e scopre di essere registrato come figlio illegittimo. Questa parola rimarrà stampata nella sua mente per tutta la vita. Ted non riuscirà mai a scoprire altre informazioni sul padre e, più volte, esprimerà la propria rabbia nei confronti della madre, che riteneva colpevole di non avergli mai parlato con sincerità.
Dopo il liceo si iscrive all’università e si laurea in psicologia per poi continuare con gli studi in legge. Prende anche l’abitudine di leggere molte riviste pornografiche e, una volta arrestato, si lamenterà che è stata colpa della pornografia se ha iniziato a uccidere.
In quel periodo Ted conosce Meg Anders (Liz nel film), una divorziata che lavora come segretaria. I due cominciano a frequentarsi e Meg si innamora di lui: Ted  la tratta con gentilezza e ricopre il ruolo di figura paterna per la bambina nata dal matrimonio della donna. Ma, nonostante la loro relazione, Ted non intende rinunciare a Stephanie, con la quale si tenne in contatto tramite lettere e telefonate. Successivamente i due si rincontrano ma, a quel punto, sarà Teda rifiutare la donna avendo così la sua vendetta.

Stephanie rimarrà comunque un'ossessione per lui e, infatti, nel 1974 ebbe inizio la spirale di morte.
Le sue vittime sono ragazze, prevalentemente studentesse universitarie. Le vittime hanno diverse caratteristiche in comune: intelligenti, magre, attraenti, di carnagione chiara e con i capelli lunghi con la riga in mezzo (come Stephanie); tutte le ragazze provenivano da una famiglia stabile e affettuosa e ognuna di loro aveva un fidanzato al momento della scomparsa.
L’obiettivo di Ted è quello di esercitare il controllo totale sulle vittime e, al perché di questo atteggiamento, troviamo una risposta nella sua storia: attraverso il controllo Ted riscatta l’affronto subito da Stephanie, non solo non viene più abbandonato, ma si comporta come un Dio onnipotente capace di disporre a suo piacimento delle persone (tipico della Psicopatia). L’abbandono della fidanzata riattiva anche l’abbandono primario subito dalla madre.
Bundy dedica molto tempo allo studio della vittima per poi catturarla nel momento in cui questa è più vulnerabile (malata, lasciata dal fidanzato…).
I metodi usati per avvicinarsi alla vittima sono 2: il primo consiste nel mostrarsi con una fasciatura al braccio e chiedere a una ragazza di aiutarlo a portare un bagaglio pesante fino alla propria macchina; il secondo consiste nell’avvicinarsi a una ragazza, travestito da poliziotto, e nel chiederle di seguirlo alla centrale. Il terreno di caccia preferito da Ted è il campus universitario.

Una volta attirata la vittima in trappola, la stordiva colpendola alla testa con un piedi di porco, poi la ammanettava e la trasportava con la macchina in un luogo isolato. Quando la vittima riprendeva conoscenza, Ted si divertiva a fingere di averla salvata da un aggressore sconosciuto: vedere lo stupore e la confusione sul volto della ragazza lo divertiva molto. Prima di uccidere, spesso usava la ragazza per animare le sue perversioni: la faceva indossare un certo tipo di abbigliamento, la faceva posare in atti pornografici… a volte scattava fotografie ricordo. Spesso Ted stuprava le vittime e poi le strangolava. Subito dopo l’uccisione decapitava i corpi con un’accetta e portava con sé questi macabri feticci per giorni. Successivamente, era solito ritornare nel luogo del delitto per avere rapporti sessuali con i cadaveri delle donne in decomposizione.

E’ sicuramente difficile capire la psicologia di una mente così complessa. Spesso i serial killer soffrono di psicopatia, un disturbo di personalità definito da una costellazione di caratteristiche interpersonali, affettive e comportamentali. 
I sintomi chiave della psicopatia possono essere distinti in 2 grandi aree:
- sintomi emotivi/interpersonali (soggetto loquace e superficiale; egocentrico e grandioso; assenza di rimorso o colpa; mancanza di empatia; falsità e uso della manipolazione; affettività superficiale).
- sintomi di devianza (impulsività; deficit del controllo comportamentale; bisogno di eccitazione; mancanza di responsabilità; problematiche comportamentali in età infantile; comportamenti antisociali in età adulta).
In Ted si riscontrano molte di queste caratteristiche.
“Io sono il più grande figlio di puttana a sangue freddo che abbiate mai incontrato”, con queste parole Ted dipinse se stesso alla polizia dopo un arresto.
 
 
Dott.ssa Annalisa Ciceri
Psicologa e Psicoterapeuta
 
 
Materiale in parte tratto da: “I serial Killer” di Vincenzo Maria Mastronardi e Ruben De Luca.



0 Comments



Leave a Reply.

    Categorie

    All
    A Beautiful Mind
    Blue Jasmine
    Cake
    Captain Fantastic
    Collateral Beauty
    Gifted
    Il Cigno Nero
    Il Libro Di Henry
    La Bella Addormentata Nel Bosco
    La Famiglia Bélier
    Maternity Blues
    Split
    Ted Bundy: Fascino Criminale
    The 9th Life Of Louis Drax
    The Danish Girl
    The Place
    This Is Us 1x17
    This Is Us 1x3
    This Is Us 1x9
    This Is Us 2x9
    This Is Us 3x18
    This Is Us 3x2
    This Is Us 4x15
    Toc Toc
    Wonder

Dott.ssa Annalisa Ciceri
Iscritta all'albo degli psicologi della Lombardia n. 03/17543              
P.I.: 03610090122
Uboldo (VA) - via xx Settembre, 145 - Tel: 349 4062664
​Privacy Policy
  • Chi sono
  • Servizi Specialistici
    • Adolescenti e Genitori
    • Adulti
    • Terapia E.M.D.R.
    • Consulenza online
  • In Edicola
  • Chiedi un appuntamento
  • Blog