Dott.ssa Annalisa Ciceri Psicologa, Psicoterapeuta e Terapeuta EMDR
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Toc toc

5/23/2019

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Il film “Toc Toc” segue le vicende di sei personaggi, ognuno con una differente variante del DOC (disturbo ossessivo compulsivo). I pazienti si ritrovano tutti nello studio di un famoso psicoterapeuta che, a causa di un disguido tecnico, ha dato appuntamento a tutti alla stessa ora. I pazienti attendono l’arrivo del dottore che però è in ritardo… così iniziano a conoscersi e confrontare i propri problemi iniziando a fare una specie di terapia di gruppo. Alla fine si scoprirà che il terapeuta è tra loro (idea geniale!).

Tra i pazienti c’è:
  • Emilio, un tassista ossessionato dai numeri e dai calcoli e affetto da disturbo di accumulo;
  • Bianca, tecnica di laboratorio con l’ossessione della pulizia;
  • Ana Marìa, ossessionata dalla religione e maniaca del controllo (deve ricontrollare più volte di aver effettivamente chiuso il gas, la porta, il rubinetto…);
  • Lili, istruttrice di pilates affetta da un disturbo che la costringe a ripetere continuamente le stesse frasi o le ultime sillabe delle parole pronunciate da altri;
  • Otto, architetto ossessionato dalla simmetria e con la fobia per le linee sul terreno;
  • Federico, uomo di mezza età affetto dalla sindrome di Turette  che lo porta a dire ad alta voce insulti e volgarità.
Nel corso della terapia di gruppo l’iniziale diffidenza e la scarsa tolleranza per le rispettive manie, si trasformeranno in simpatia e solidarietà reciproca.
Il film è veramente simpatico e strappa più di una risata allo spettatore ma spesso è con l’ironia che si dice la verità e questo film è anche in grado di far capire quanto il DOC sia un disturbo in grado di rovinare la vita a una persona... può portare alla solitudine e all’isolamento.  

Vediamo nello specifico il Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Con l’introduzione del DSM 5 il disturbo ossessivo-compulsivo non si colloca più tra i disturbi d’ansia, ma viene individuato come entità nosologica autonoma insieme ad altri disturbi ad esso correlati:
  • Disturbo Ossessivo-compulsivo (DOC)
  • Disturbo da Dismorfismo Corporeo
  • Disturbo da Accumulo
  • Tricotillomania
  • Disturbo da Escoriazioni (Skin -picking)
  • Disturbo Ossessivo-compulsivo indotto da sostanza/farmaco
  • Disturbo Ossessivo-compulsivo dovuto ad un'altra condizione medica
  • Altri Disturbi Ossessivo-compulsivi specificati
  • Disturbo Ossessivo-compulsivo Non Specificato (es. comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo, gelosia ossessiva)
 
Per poter effettuare diagnosi di DOC è necessario soddisfare i seguenti criteri:
Presenza di Ossessioni e/o Compulsioni.
Le ossessioni sono definite da pensieri ricorrenti e persistenti o immagini che vengono vissuti, nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati; l’individuo tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri o immagini, tenta di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (es. eseguendo una compulsione).
Le compulsioni sono definite da comportamenti ripetitivi (lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata ad eseguire in risposta ad un'ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente; i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre l'ansia o disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; tuttavia, questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.
Inoltre le ossessioni o le compulsioni implicano un dispendio di tempo (es. più di 1 ora al giorno) o causano disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
 
In conclusione molte persone hanno in qualche misura dei comportamenti ossessivi, come controllare e mettere in ordine, che però non interferiscono particolarmente con la loro vita, nel momento in cui il disturbo raggiunge livelli più gravi, diventa invasivo e/o invalidante allora è bene chiedere l’aiuto di un professionista.
 
Quale terapia? Per questo disturbo la terapia più indicata è di tipo cognitivo comportamentale. Nelle manifestazioni del disturbo con una più grave interferenza funzionale l’associazione ad una terapia farmacologica può aiutare a contenere il quadro clinico.
Anche la terapia di gruppo può essere efficace (non condotta come nel film! =D)
 
 
 
Dott.ssa Annalisa Ciceri
Psicologa e Psicoterapeuta

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