Il film “Toc Toc” segue le vicende di sei personaggi, ognuno con una differente variante del DOC (disturbo ossessivo compulsivo). I pazienti si ritrovano tutti nello studio di un famoso psicoterapeuta che, a causa di un disguido tecnico, ha dato appuntamento a tutti alla stessa ora. I pazienti attendono l’arrivo del dottore che però è in ritardo… così iniziano a conoscersi e confrontare i propri problemi iniziando a fare una specie di terapia di gruppo. Alla fine si scoprirà che il terapeuta è tra loro (idea geniale!).
Tra i pazienti c’è:
Il film è veramente simpatico e strappa più di una risata allo spettatore ma spesso è con l’ironia che si dice la verità e questo film è anche in grado di far capire quanto il DOC sia un disturbo in grado di rovinare la vita a una persona... può portare alla solitudine e all’isolamento. Vediamo nello specifico il Disturbo Ossessivo Compulsivo. Con l’introduzione del DSM 5 il disturbo ossessivo-compulsivo non si colloca più tra i disturbi d’ansia, ma viene individuato come entità nosologica autonoma insieme ad altri disturbi ad esso correlati:
Per poter effettuare diagnosi di DOC è necessario soddisfare i seguenti criteri: Presenza di Ossessioni e/o Compulsioni. Le ossessioni sono definite da pensieri ricorrenti e persistenti o immagini che vengono vissuti, nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati; l’individuo tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri o immagini, tenta di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (es. eseguendo una compulsione). Le compulsioni sono definite da comportamenti ripetitivi (lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata ad eseguire in risposta ad un'ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente; i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre l'ansia o disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; tuttavia, questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi. Inoltre le ossessioni o le compulsioni implicano un dispendio di tempo (es. più di 1 ora al giorno) o causano disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. In conclusione molte persone hanno in qualche misura dei comportamenti ossessivi, come controllare e mettere in ordine, che però non interferiscono particolarmente con la loro vita, nel momento in cui il disturbo raggiunge livelli più gravi, diventa invasivo e/o invalidante allora è bene chiedere l’aiuto di un professionista. Quale terapia? Per questo disturbo la terapia più indicata è di tipo cognitivo comportamentale. Nelle manifestazioni del disturbo con una più grave interferenza funzionale l’associazione ad una terapia farmacologica può aiutare a contenere il quadro clinico. Anche la terapia di gruppo può essere efficace (non condotta come nel film! =D) Dott.ssa Annalisa Ciceri Psicologa e Psicoterapeuta
0 Comments
Leave a Reply. |
Categorie
All
|